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ApéroPlus a Berna 14.12.22

La parità di diritti è un lavoro certosino

Marianne Kauer presenta il suo Ufficio a rappresentanti di Wybernet
Marianne Kauer presenta il suo Ufficio a rappresentanti di Wybernet

Il 22 novembre Marianne Kauer, vice delegata per le pari opportunità della Città di Berna, ha presentato il suo Ufficio. Per l’occasione erano stati invitati anche rappresentanti di WyberNet e di hab queer bern.

L’Erlacherhof ospita parte dell’amministrazione comunale di Berna nonché la sala del Consiglio comunale, ed è anche la sede del sindaco di Berna. L’imponente palazzo di città è fra l’altro anche il luogo di lavoro di Marianne Kauer, vice delegata per le pari opportunità della Città di Berna e responsabile di progetto specializzata nelle pari opportunità per le persone LGBTI. Il 22 novembre, nell’ambito di un ApéroPlus organizzato da Network di Berna, ha accolto, oltre a numerosi soci di Network, anche ospiti di WyberNet e hab queer bern. La sua relazione sui compiti dell’Ufficio per le pari opportunità è stata seguita in loco da oltre due dozzine di persone; inoltre, alcuni spettatori hanno partecipato virtualmente all’evento tramite Zoom.

Processi lenti e costosi
«Marianne ha tenuto la conferenza con una calma e una professionalità ammirevoli», dice Christoph Bichsel, che ha promosso l’evento. «Con il suo senso dell’umorismo, riesce molto bene a conciliare le urgenti esigenze del pubblico con quelle dell’amministrazione, dove le ruote girano semplicemente un po’ più lentamente.»

In effetti, Marianne Kauer ha potuto illustrare che ci vuole pazienza e comprensione se i cambiamenti nella politica e nell’amministrazione non possono essere attuati immediatamente, anche quando c’è la buona volontà. Combattere la discriminazione strutturale, ad esempio limitando la visione eteronormativa dell’orientamento sessuale e adeguando i moduli, è un processo lento e costoso.

Ma l’Ufficio per le pari opportunità di donne e uomini (l’aspetto LGBTI deve ancora essere integrato nella denominazione ufficiale) riesce comunque a fare molto. Marianne Kauer e il suo team lavorano da un lato come referente interno per tutte le Direzioni, ma anche per tutte le persone a Berna.

Il suo strumento è il «Piano d’azione», pubblicato ogni quattro anni. Nella sezione «Visione» dell’edizione attuale si legge: «Le persone che vivono e/o lavorano a Berna, hanno, indipendentemente dal loro genere, dalla loro identità di genere e dal loro orientamento sessuale, le stesse possibilità di attuare i loro stili di vita in piena autodeterminazione e senza discriminazioni.»

Lo scorso maggio, Network, insieme ad altre/i rappresentanti di organizzazioni LGBTI, è stata invitata dalla Città di Berna a partecipare all’elaborazione del nuovo piano d’azione 2023-2026.

Molteplici compiti
Marianne Kauer ha fornito alcuni esempi dei molteplici compiti di cui si occupa ogni giorno l’Ufficio. Ha sottolineato che la Città di Berna non toglie in alcun modo il lavoro alle ONG, ma coopera eventualmente con esse.

Ecco alcuni esempi di tale cooperazione: un insegnante cercava due persone LGBTI che fungessero da accompagnatori alla sua settimana bianca, perché aveva dovuto constatare che in classe venivano pronunciate molte battute omofobe. Lo scambio personale con gli accompagnatori queer contattati ha effettivamente portato a un miglioramento.

Una famiglia arcobaleno, a sua volta, si lamentava che in alcuni moduli una delle due donne dovesse sempre firmare come «padre». Anche in questo caso ci vuole pazienza, ha detto Marianne Kauer nel suo discorso. Tuttavia, è importante che tali reclami si verifichino, perché in questo modo l’Ufficio può dimostrare che si tratta di una questione importante.

Uno scambio proficuo
Ci sono anche feedback positivi: qualcuno ha chiesto all’Ufficio se le bandiere arcobaleno a Berna non potessero sventolare tutto l’anno. Ma poi si è posta ancora una volta la domanda: quale delle numerose versioni della bandiera del Pride è quella giusta? Anche nella successiva sessione di domande e risposte si è discusso a lungo con i presenti di questo tema.

«È stata una serata meravigliosa seguita da un aperitivo molto piacevole», riassume Christoph. Anche il vino della casa bernese, annunciato da Marianne Kauer come «insolito», era delizioso. «È stato bello anche il fatto che ci fossero rappresentanti di hab queer bern e WyberNet, ciò ha reso possibile un proficuo scambio di opinioni.»

Intervista: Silvan Hess
Traduzione: Angelo Caltagirone
 

 

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